Bufera rimborsi per il Comune di Carbonia in quella che è stata già rinominata “Rimborsopoli”

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Piazza Roma, Carbonia

Seduta di Consiglio Comunale col botto quella alla quale hanno assistito ieri sera i cittadini di Carbonia.

Si è aperta con un’introduzione poco felice della Sindaca Paola Massidda, la quale ha accusato l’opposizione di voler far perdere tempo alla macchina dei lavori, per l’insolita richiesta dalla consigliera Ivonne Fraternale di voler far applicare la Legge invece che la prassi in relazione all’articolo 13 del regolamento comunale.

Gian Luca Lai
Assessore Gian Luca Lai

Ma non è stata questa la vera bomba. La miccia si è accesa con l’intervento del consigliere d’opposizione Michele Stivaletta, il quale ha presentato una mozione plurifirmata sui costi della politica, con particolare richiesta di chiarimenti circa l’onerosa (come stabilito da varie sentenze della Corte dei Conti) richiesta di rimborsi che parrebbero non dovuti, da parte di alcuni componenti della Giunta Grillina.

Spicca tra tutti il nome dell’Assessore Mauro Manca, che chiede rimborsi con le motivazioni più disparate: dalla presenza in veste istituzionale alla festa della Birra, a Sulcis Espone, da riunioni di partito a incontri con i cittadini.

Sabrina Sabiu
Assessora Sabrina Sabiu

Il consigliere Fabio Usai dal canto suo ha rincarato la dose, parlando di 500 rimborsi viaggio. Il fondo si è toccato con l’intervento dell’ex primo cittadino Giuseppe Casti che ha portato a conoscenza l’imbarazzante richiesta di rimborso, ottenuto, dall’Assessore Gian Luca Lai per la partecipazione al funerale del compianto Modesto Melis, nostro concittadino che ha vissuto l’orrore dei campi di concentramento.

Anche l’Assessora Sabrina Sabiu ha un lungo elenco di richieste di rimborsi, ma a differenza dei colleghi non giustifica la richiesta, si limita alla semplice dicitura: Mandato Istituzionale!
La stessa Assessora ha anche confermato le voci che davano per cancellata la stagione teatrale, facendo intuire che la causa del mancato accordo con il Cedac è da attribuirsi alla totale chiusura dello stesso circa eventuali ragionamenti e aggiustamenti sul progetto presentato.
Spuntano anche notizie su alcuni consiglieri di maggioranza. Un consigliere in particolare, infatti a novembre 2016 rinunciava totalmente alle somme derivanti dai gettoni di presenza per destinarli al fondo povertà, salvo poi ripensarci a settembre 2017.

Rimborsopoli

Altra voce che in campagna elettorale aveva riscosso un gran successo tra gli elettori era il “Taglio totale dell’indennità del Presidente” cosa in realtà mai avvenuta.
L’ex presidente Massimiliano Zonza ha sempre percepito l’indennità. L’attuale Presidente, Daniela Marras si è tagliata sì l’indennità ma percepisce comunque il massimo di legge che prenderebbe un consigliere (circa 800€).
Dura la posizione del consigliere di opposizione, l’Avvocato Michele Stivaletta che afferma:

«Le incongruenze sui rimborsi sono emerse in una commissione di Garanzia e Controllo.
Il numero dei rimborsi chiesti ha destato perplessità in tutti i commissari, di maggioranza ed opposizione. Da lì il dovuto approfondimento, l’approfondimento che ci impone il nostro ruolo. Un nostro preciso dovere. Trovo strano che in maggioranza, pur conoscendo il problema, non abbiano fatto la stessa cosa.Michele Stivaletta
Dagli approfondimenti relativi alla “necessaria presenza” prevista dal Testo Unico Enti Locali, con verifiche anche degli ultimi pronunciamenti della Corte dei Conti è emerso chiaramente che la necessità si rileva solo in caso di partecipazione a Consigli Comunali e Giunta Municipale. Dalla verifica delle pezze giustificative è emerso uno scenario completamente  diverso. Hanno inserito di tutto.
La Sindaca sapeva tutto perché le richieste di rimborso erano indirizzate anche a lei per le dovute giustificazioni, anche relative alle assenze dal posto di lavoro degli Assessori (penso).
Se ora la Sindaca nutrisse ancora dubbi, ben potrebbe immediatamente porre il quesito alla Corte dei Conti se non volesse trascinare tutta l’Amministrazione in uno scandalo, che danneggerebbe anche l’immagine di tutto il Comune.
Diano finalmente i segnali che hanno tanto sbandierato in campagna elettorale»

Insomma una situazione che ha dell’incredibile soprattutto perché messa in atto da un’amministrazione che durante la campagna elettorale ha fatto della trasparenza e dell’onestà il suo cavallo di battaglia. La Sindaca Paola Massidda si era presentata al popolo come colei che avrebbe garantito il rispetto del programma elettorale, cosa evidentemente disattesa allo stato attuale.

Ora si attende l’evolversi della situazione nei prossimi giorni, sperando che la Sindaca prenda una posizione netta riguardo questa imbarazzante situazione e soprattutto che prenda dei seri provvedimenti contro chi ha commesso questi atti.