Cooperazione, Formazione, Solidarietà e Diversificazione. Un coro unanime dal dibattito “La città che vorrei”

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zconvegno“Vorrei un’amministrazione cosciente, consapevole e competente del lavoro”. Con questa affermazione ha chiuso ieri il proprio intervento il Segretario Provinciale della Cgil Roberto Puddu al dibattito cittadino “La città che vorrei” organizzato nell’oratorio di San Ponziano a Carbonia.

13 gli interventi che si sono succeduti nella due ore di confronto tra cittadini, rappresentanti delle parti sociali, dell’Amministrazione, del mondo politico e delle professioni. Un incontro nel quale, per la prima volta, si è scelto di confrontarsi nel merito delle questioni con un occhio orientato al futuro e lasciando da parte le polemiche. Dopo la relazione introduttiva della Dott.ssa Sara Pau che ha illustrato svariate statistiche sulla situazione demografica, sanitaria e turistica del comune, è stato il turno dell’ex Segretario Regionale Cisl nonché ex amministratore comunale e provinciale Antonello Dessì che da subito ha posto l’accento sull’importante ruolo guida che la città di Carbonia assumerà nei prossimi mesi quando verrà concretizzata la “rete dei comuni” (appena introdotta dalla riforma regionale degli enti locali) che prenderà il posto della ormai abolita provincia. Dessì ha spiegato che il prossimo Sindaco di Carbonia “avrà il compito importante di guidare il neonato ente e di presiedere la programmazione delle linee strategiche di sviluppo per il territorio”. Per l’ex amministratore fatto salvo il recupero delle buste paga del Polo Industriale di Portovesme, sarà fondamentale investire nella diversificazione economica partendo dai settori turistico, culturale ed eno-gastronomico.

“Formazione, coinvolgimento e partecipazione e modelli di sviluppo orientati alla vocazione naturale del territorio e a un’economia che parte dal basso” la ricetta di Andrea Corrias, docente di scuola superiore ed esponente del circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà.

Franco Assenza, Luciano Chia e il Segretario territoriale della Funzione Pubblica Cgil Antonello Congiu sono rispettivamente intervenuti per chiedere la valorizzazione del settore culturale e un maggiore raccordo con le periferie (Assenza), il riavvio degli stabilimenti e la verticalizzazione del settore industriale (Chia) e una più marcata presenza dello Stato nel territorio a partire dai servizi (Congiu).

Interessante anche l’intervento della commerciante Sabrina Casu che ha avanzato varie proposte per rilanciare il commercio in città dalla “rimodulazione della collocazione dei parcheggi a pagamento nel centro cittadino alla valorizzazione strutturale del mercato civico” prendendo esempio da altre città sarde e italiane.

Altrettanto importanti gli interventi del rappresentante della Cisl Pensionati Franco Monni che ha proposto una “consulta degli anziani” nella quale trovare le giuste sinergie tra amministrazione e rappresentanti sindacali per individuare le migliori soluzioni per la sempre più crescente parte di cittadini che si avvia verso la terza età e dell’attivista politico Enzo Pisanu che ha chiesto maggiore attenzione sull’abbattimento delle barriere architettoniche nel territorio comunale.

L’assicuratore Rocco Marascia ha invece posto l’attenzione sulla questione dell’immigrazione e in particolar modo delle problematiche legate alla comunità romena locale. Mentre il padrone di casa, il parroco Don Amilcare, ha auspicato che in futuro il campanile della Chiesa possa essere utilizzato a scopo turistico e che nella Piazza Roma venga implementato l’accesso a internet gratuito.

Hanno chiuso il dibattito gli interventi del Segretario provinciale della Cgil Roberto Puddu, del Sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e del Consigliere Regionale di Sel Luca Pizzuto.

Il Segretario della Cgil, come scritto in apertura di articolo, ha affermato: “vorrei un’amministrazione cosciente, consapevole e competente del lavoro”. Spiegando che nel passato quando non esistevano gli attuali problemi legati alla crisi economico-occupazionale, le amministrazioni potevano permettersi la spendita di maggiori risorse negli svariati settori a partire da quelli culturali e dell’intrattenimento. Puddu ha inoltre auspicato, con un accorato appello, che in città cessi la delegittimazione reciproca (a partire dai social-network) e si trovi finalmente un clima propositivo di confronto.

Il Sindaco Casti ha invece esordito ricordando la figura dell’esponente politico Paolo Campus recentemente scomparso e compiacendosi per l’incontro definendolo il primo nel quale finalmente si è scelto di parlare di “contenuti e non di critiche”. Il primo cittadino ha analizzato la questione legata al bilancio spiegando le difficoltà incontrate dalla sua amministrazione a causa dei tagli agli enti locali e ricordato, anch’egli come Dessi, le grandi sfide alle quali la prossima amministrazione dovrà far fronte in futuro con il nuovo ente intermedio che prenderà piede molto presto per rappresentare le istanze del territorio. Nell’intervento non ha mancato di snocciolare dati e statistiche ricordando che il Lu Hotel fa, in proporzione, “la miglior perfomance tra tutti gli hotel del Sud Sardegna e che il Cicc (Centro italiano della Cultura e del Carbone) ha esponenzialmente aumentato le presenza turistiche e insieme alla Sotocarbo e alla Fabbrica del Cinema dà lavoro in pianta stabile a più di 30 persone. “Se rieletto, il grande obbiettivo della mia amministrazione sarà quello di raddoppiare le presenze turistiche. Costruiremo all’interno della Grande Miniera di Serbariu vari laboratori dove i giovani impareranno a fare il vino e l’olio e si specializzeranno in questi settori. Nella città che vorrei, ha concluso Casti, c’è spazio per tutto, dall’industria alla cultura, all’enogastronomia, alla piccola e media impresa e ovviamente ai settori del commercio e dell’artigianato.

Molto toccante e significativo l’intervento del Consigliere Regionale Luca Pizzuto che ha ricordato la profonda riflessione insita nel cortometraggio il “Circo della Farfalla” incentrato sulla vita di un ragazzo senza braccia e gambe utilizzato come attrazione in un circo che spesso veniva insultato, oltraggiato e maltrattato a causa della sua condizione fisica. “Un giorno, racconta Pizzuto, il direttore del circo avvicinandosi a lui gli dice, guardati intorno: l’acrobata prima di essere un’artista era una prostituta, il clown era depresso e stava in manicomio, il forzuto viveva nei bassifondi e passava il tempo a litigare. Vorrei che tu ti accorgessi della bellezza che si trova sotto la cenere.”

“Ecco, nella città che vorrei, ha spiegato il Consigliere Regionale, mi piacerebbe che scoprissimo gli aspetti bellissimi che abbiamo senza fermarci alle apparenze. Dall’area archeologica di Sirai, alla Villa Romana, alla Fabbrica del Cinema, al Cicc, alla Statua di Giò Pomodoro in Piazza Roma al lago sotterraneo tra i più grandi in Sardegna localizzato nell’area di Sirri e a tante altre cose che magari nemmeno sappiamo di avere. Valorizziamo ciò che di bello abbiamo. Non tutto deve partire dall’amministrazione ma molto anche dai suoi cittadini. Vorrei una città della solidarietà e della cooperazione dove tutti abbiano la capacità di consorziarsi e nella quale si promuova un’alleanza tra chi un lavoro lo ha e coloro che invece lo hanno perso e non lo hanno.”

Un dibattito che secondo l’intento degli organizzatori sarà il primo di una lunga serie. “Finalmente, ricorda Sara Pau, si è riusciti a discutere di proposte, idee e valori senza scadere nella critica e nelle sterili contrapposizioni fini a se stesse.” Unico neo della serata, nonostante gli inviti generalizzati e rivolti a 360 gradi, l’assenza di tutti gli altri rappresentanti politici candidati alle prossime elezioni che avrebbero finalmente potuto esprimere la propria visione politica ai cittadini convenuti al dibattito e a quelli che tramite la televisione locale, youtube e i social-network potranno nei prossimi giorni rivedere tutto.

Manolo Mureddu