Verso le amministrative: intervista a Lucia Caddeo

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Lucia Caddeo
Lucia Caddeo

Lucia Caddeo è nata a San Giovanni Suergiu e vive a Carbonia da 20 anni. Laureata in Ingegneria Chimica, ha lavorato per 18 anni in EurAllumina ricoprendo diversi ruoli con responsabilità crescenti. Ha lasciato l’azienda due anni dopo la sua fermata (avvenuta nel 2009) allora ricoprivo il ruolo di RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione). Dal 2011 lavora in Sarlux (la raffineria del gruppo Saras) dove per 5 anni si è occupata di Salute, Sicurezza e Ambiente, attualmente è Responsabile della Qualità e strumentazione del Laboratorio chimico.

Lucia: Adoro viaggiare soprattutto andare nei paesi dove ci sono culture differenti dalle nostre anche per ricordarmi quanto sono fortunata ad essere nata in questa parte del modo e così vale per tutti. Amo leggere, ascoltare musica e curare le mie piante.

Carbonia.net: Ci piacerebbe sapere cosa ti piace di più e cosa di meno di Carbonia:

Lucia: Mi piace Carbonia perché è posizionata al centro del Sulcis Iglesiente e come tale deve essere punto di riferimento per la Salute, il Sociale, il Lavoro etc, ha tante potenzialità che devono essere valorizzate e utilizzate.

Non mi piace lo stato in cui si trova, la decadenza degli ultimi anni. Camminare in via Gramsci (non possiamo più usare il verbo passeggiare, perché la passeggiata è un piacere) è ora deprimente, sia per la riduzione delle attività commerciali che per la decadenza di quei locali. Prima era il centro e fulcro del commercio.

Carbonia.net: Come hai vissuto politicamente gli ultimi cinque anni di Amministrazione? (Qual è il tuo giudizio sulla giunta Massidda, cosa critichi maggiormente, c’è qualcosa che salvi)

Lucia: Gli ultimi 5 anni li ho vissuti rassegnata e in apnea, purtroppo la giunta Massidda non è stata una giunta coraggiosa in grado di prendersi responsabilità, è stata immobile e quando ti fermi (questo vale per tutto) non cresci anzi regredisci perché il mondo va avanti, forse hanno pagato l’inesperienza.

Carbonia.net: Possiamo sapere da quanto tempo sei interessata alla politica e come è nata la tua candidatura?

Lucia: Ho sempre seguito la politica da fuori, non sono mai stata parte attiva. Mi era stato chiesto tempo fa di candidarmi ma avevo preferito concentrarmi sul mio lavoro.

La mia candidatura scaturisce da una discussione collettiva sul futuro della città e l’invito ad impegnarsi per questo obiettivo. In tale occasione mi è stato chiesto di mettermi in gioco e portare la mia esperienza maturata nel mondo industriale. Ci ho pensato a lungo e la decisione non è stata presa a cuor leggero in quanto, quando ti proponi per la collettività, hai una grossa responsabilità prima con te stesso e poi nei confronti di chi ti darà la fiducia. Alla fine (stiamo parlando del mese di marzo) ho accettato ed eccomi qua, candidata nella lista del PD con Pietro Morittu Sindaco.

Parlando con le persone in questi giorni di campagna, alcuni mi fanno notare che non ho esperienza politica, la mia risposta è sempre che il Comune, oltre che essere il luogo della rappresentanza democratica, è anche un’azienda particolare che eroga servizi pubblici, dove ci sono dipendenti che svolgono il loro lavoro e devono essere messi nelle condizioni di farlo al meglio; devono essere sviluppati progetti, ricercati i fondi e realizzati nel minor tempo possibile, combattendo contro un altro nemico che è la burocrazia improduttiva.

Carbonia.net: Cosa pensi della libertà di espressione? Come valuti lo stile comunicativo della tua lista? Hai dei buoni consigli da dare alle liste della tua coalizione e a quelle “avversarie”?

Lucia: Io credo e sono per la libertà di espressione, ma sono del parere che non si debba sconfinare nelle offese verso gli avversari politici. Questo vale sia per la politica che per la vita quotidiana. Penso che la comunicazione elettorale debba essere eseguita, come stiamo facendo noi del PD, presentando i candidati presentando i programmi per argomenti e parlando con le persone.

Il consiglio che mi sento di dare agli altri candidati è che non si vince oscurando gli altri, bisogna brillare di luce propria, ognuno faccia le proprie proposte saranno i cittadini al seggio a scegliere.

Carbonia.net: Secondo te sarebbe stato meglio se Pietro Morittu e Luca Pizzuto avessero trovato un accordo per correre insieme alle elezioni, anziché come avversari?

Lucia: Quando ho iniziato a partecipare alle riunioni della coalizione (parlo di aprile) Luca Pizzuto era sempre presente ed ero contenta perché è una persona in gamba. Per cui credo che si, sarebbe stato molto meglio se fosse rimasto nella coalizione con Pietro Morittu, piuttosto che allearsi con l’amministrazione uscente nel segno della continuità mentre in questo momento serve discontinuità.

Carbonia.net: Tu personalmente credi che esista un pericolo democratico a Carbonia, nel caso il consigliere uscente Daniela Garau vincesse le elezioni contro qualsiasi pronostico?

Lucia: Io non voglio nemmeno pensare che possa esistere un pericolo democratico né a Carbonia né in Italia. Esiste un pericolo di altra natura che è il rafforzamento della destra estremista e antieuropeista.

Carbonia.net: Quali pensi siano le priorità da affrontare nel caso vincesse la lista che sostieni?

Lucia: Rinnovare l’amministrazione comunale con il progetto della digitalizzazione totale dei servizi come la gran parte delle aziende avanzate, questo migliorerebbe il rapporto tra comune e i cittadini, i professionisti e le imprese creando maggiore efficienza e risparmi sui costi del comune.

Ripartire dai progetti bloccati, cercare di rilanciare l’economia con le micro, piccole e medie imprese utilizzando la fiscalità di vantaggio, riprenderci i finanziamenti della ZFU (Zona Franca Urbana), sviluppare delle aree per l’insediamento delle imprese attraverso, l’attuazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale) già approvato, per attirare investitori.

Aiutare i giovani a creare impresa fornendo anche aree comuni per ridurre i costi fissi.

Costituire una “accademia dei talenti “, sviluppando una rete con gli emigrati di Carbonia che hanno creato impresa e valore in altre parti d’Italia e/o all’estero per imprentare progetti per la nostra città.

Agevolare l’organizzazione delle attività sociali e associazioni no profit di attività di volontariato che svolgono dei servizi fondamentali per la collettività

Ci sono tanti altri punti molto importanti presenti nel nostro programma e non vorrei dimenticare le anche la giusta importanza che deve essere data alle frazioni di Carbonia……e poi, abitando dietro lo stadio comunale, vorrei risentire le domeniche pomeriggio i cori, le trombette e i “goooool” per la nostra squadra del Carbonia.

Carbonia.net: Qual è la tua opinione sul polo industriale di Portovesme? Credi che abbia ancora un futuro, in termini di occupazione di massa? Nel particolare, secondo te Eurallumina ed ex Alcoa hanno ancora la possibilità di ripartire?

Lucia: Il polo industriale di Portovesme è stata una realtà produttiva, che fino alla crisi del 2008, ha portato benessere nel Sulcis Iglesiente sia per i posti diretti che per l’indotto.

L’indotto non era dato solamente dalle imprese che fornivano servizi e materiale direttamente a tali industrie, ma tutto l’indotto creato dalle 5000 buste paga; è stato l’inizio della crisi anche del commercio.

In tutta Europa esistono realtà produttive di questo tipo e perché anche da noi non possono riprendere a produrre? È auspicabile farlo sempre nel rispetto delle leggi Ambientali e di Sicurezza.

L’eurAllumina, che conosco bene, in questi 12 anni di chiusura ha portato avanti molti investimenti e diverse attività di manutenzione. La proprietà spende circa 20 milioni anno per evitare il degrado degli impianti senza avere profitto. Ora la proprietà ha la disponibilità della materia prima: la bauxite (che prima acquistava ed arrivava dall’Australia); per cui ha necessità che gli impianti di sua proprietà possano trasformarla.

EurAllumina, Sideralloys, Portovesme e la centrale dell’Enel devono ritornare ad occupare un posto rilevante nell’economia del Sulcis Iglesiente. Gli impianti devono essere modernizzati con investimenti adeguati al periodo attuale, la decarbonizzazione della centrale dell’Enel non deve portare alla sua chiusura ma si devono pretendere investimenti per l’utilizzo dell’idrogeno così come è importante spingere per il progetto del Gas e per lo sblocco delle autorizzazioni.

Non dimentichiamoci anche il posizionamento del polo industriale al centro del mediterraneo, strategico per l’arrivo delle materie prime e della distribuzione dei prodotti finiti. Bisogna guardare alle nuove produzioni e ai nuovi cicli industriali. L’economia circolare sta diventando sempre più importate. Nel caso del Sulcis Iglesiente questo significa usare le discariche industriali per recuperare sostanze utili. I fanghi rossi dell’eurAllumina possono trasformarsi in risorsa in quanto contengono ferro, titanio, scandio e altri metalli. Può essere una nuova fonte di lavoro e produzione.

Carbonia.net: Sappiamo che il Comune non ha competenza in materia di politiche industriali e creazione di posti di lavoro, credi però che Carbonia possa proporsi come portavoce di un’unione di Comuni, nell’intento di ritornare ad essere partecipe delle decisioni che riguardano il nostro territorio? In tal caso, secondo te cosa dovrebbe proporre per rilanciare il polo industriale oppure quali alternative per dismetterlo?

Lucia: La politica locale deve essere parte attiva, perché questi sono posti di lavoro e benessere per il territorio.  Credo sia necessario creare una task force tra i comuni per supportare e sostenere le aziende nelle travagliate vicende burocratiche per ottenere le autorizzazioni, agevolazioni degli investimenti etc.

Io sono del parere che le autorizzazioni, se le carte sono in regola, devono essere rilasciare in tempi congrui. Spetta alle autorità competenti verificarne il loro rispetto.

Carbonia può sviluppare ed esercitare una leadership trainante per la re-industrializzazione del territorio di competenza che può essere utilizzata anche per lo sviluppo dell’industria del turismo. Carbonia deve essere una destinazione turistica per i suoi musei, parco archeologico, configurazione urbanistica e può supportare il turismo del territorio con i suoi servizi: agenzie, sanità, teatri etc.

Carbonia.net: Uno degli argomenti maggiormente criticati sui social negli ultimi anni, è l’insoddisfazione verso il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti urbani, percepito come sempre più scadente e al tempo stesso sempre più dispendioso. Il PD di Carbonia ha già un’idea di massima di come si potrebbe migliorare tale servizio e quali potrebbero essere le migliorie da apportare nel nuovo contratto di appalto?

Lucia: Personalmente, dando uno sguardo al bilancio del comune, ho visto che ci sono molti crediti da recuperare con la TARI, da cittadina di Carbonia posso solo osservare che quest’anno le cartelle non sono state inviate mentre in tutti gli altri comuni con cui ho a che fare sono arrivate da mesi; dimenticanza o fatto ad arte?  Certo che se non hai un congruo budget a diposizione il servizio che si può offrire non può essere soddisfacente.

Carbonia.net: Ponte sul Rio Cannas: quale destino gli daresti? Riprenderesti l’interessante progetto originario di unire il Museo di Villa Sulcis alla Necropoli preistorica del Parco urbano di Cannas di Sotto o abbandoneresti definitivamente l’idea, prevedendo quindi un progetto importante di rimozione della struttura e riqualificazione delle aree interessate?

Lucia: Il ponte sul Rio Cannas esiste e bisogna valorizzarlo. Va fatta una “passeggiata verde”, con rampicanti e altre piante, che collega il parco archeologico di Cannas di sotto e il museo archeologico, sull’esempio di ciò che si vede in altri casi simili europei. Anche l’intera golena del rio Cannas deve essere trasformata in un parco lineare come si era iniziato a fare 10 anni fa; successivamente quel progetto è stato abbandonato.

Carbonia.net: Quali sono i motivi per cui gli elettori dovrebbero scegliere te tra i tanti candidati a consigliere comunale?

Lucia: Io credo che ciascun elettore debba scegliere da chi vuole essere rappresentato, io ho scelto con grande fatica e responsabilità di candidarmi. L’elettore deve scegliere con responsabilità chi votare; però posso dare un consiglio agli elettori, informatevi sulle persone che votate cosa hanno fatto, quali sono le loro esperienze e quale contributo possono portare all’interno del consiglio comunale.  Avere un consiglio comunale con una varietà di esperienze può portare solo valore aggiunto.

Io posso garantire il mio impegno, il mio lavoro, la mia esperienza e la mia tenacia; se credo che una cosa debba essere fatta difficilmente desisto.

Carbonia.net: In caso non riuscissi a essere eletta, pensi di rimanere attiva in politica e nel territorio?

Lucia: Grazie per questa domanda. In realtà io non so quante probabilità ho di essere eletta, ma come dissi alla presentazione della lista mi piacerebbe lavorare anche dietro le quinte, bisogna creare un gruppo che sviluppi un senso collettivo per aiutare a portare avanti le attività proposte anche dopo le elezioni.

Carbonia.net: Come percepisci la condizione della donna oggi? (in generale e nel Sulcis in particolare)

Lucia: Dal dopo guerra ad oggi la donna ha sicuramente migliorato la sua condizione sia nel modo del lavoro, nel sociale che nella politica, ma c’è ancora molto da fare perché c’è ancora una cultura a favore dell’uomo. Io però sono ottimista perché tanta strada e tante conquiste le abbiamo già fatte ma molte altre devono essere fatte. Io estenderei la risposta a tutte le diversità di genere, un ambiente ricco di competenze e diversità produce sempre valore, perché dalla diversità nascono le migliori idee.

Nel Sulcis come così come da altre parti ci sono ampi margini di miglioramento.

Per questo credo che sia necessario invertire la tendenza e chiudo dicendo che servono più donne nel consiglio comunale, nella lista del PD ci sono 13 donne e 11 uomini.

Lucia Caddeo
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