Un affascinante presepe tra le vie di Carbonia – Intervista ai realizzatori

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Chi da bambino provava felicità nel vedere le scatole degli addobbi e le statuine con la capanna recuperate dal ripostiglio, ricorderà le sensazioni di quei momenti natalizi e forse le ritroverà ancora oggi di fronte alle belle luci di un certo albero o nel vedere un presepe realizzato con cura. Sono emozioni suggestive anche in un adulto e a prescindere dalla propria posizione rispetto alla religione.

Un bel dettaglio del presepe di via Marche.
Un bel dettaglio del presepe di via Marche.

A Carbonia, “nascosto” (ma aperto a tutti) tra le case di via Marche, esiste da ormai molti anni un presepe davvero incantevole. Luci, voci, musiche, statue in movimento. Ed è grande, costruito di fronte al cancello d’ingresso, al sicuro grazie a un sistema di videosorveglianza. È un lavoro fatto con passione, che merita di essere visitato. Una volta di sicuro, ma per molti – siamo certi – diventerà un rituale. Potete visitarlo dalle 16 alle 20, in via Marche al numero 69 e resterà aperto fino al 20 di gennaio.

Abbiamo intervistato i suoi creatori: Salvatore Carrus, sua moglie Monica Melis e il figlio Marco, che ha “ereditato” la passione di suo padre. In fondo all’articolo troverete anche un breve video che racconta con la musica e le immagini alcuni frammenti di quello che potete trovare scritto in queste righe.

Carbonia.net: Buonasera e grazie per l’accoglienza! Ci raccontate come è nata la passione per il presepe? 

Salvatore: Grazie a voi! Sin da piccolo frequentavo le chiese e vedevo i miei amici che avevano il presepe in casa. Io non provengo da una famiglia ricca ed era difficile sostenere il costo di quella tradizione. Allora lo costruivo da solo con dei soldatini in plastica o in ferro. Ma la passione è sempre rimasta e appena ho iniziato a lavorare e a guadagnare qualche soldino, ho avviato la costruzione di un “vero” presepe con l’acquisto delle prime statue. Inizialmente erano statiche, poi piano piano mi sono specializzato con quelle in movimento. Alcune le costruisco io ma la maggior parte le compro già fatte. Sono statue da collezione.

La famiglia Carrus: Monica, Marco e Salvatore.
La famiglia Carrus: Monica, Marco e Salvatore.

Carbonia.net: Da quanti anni state allestendo il presepe all’esterno aperto a tutti?

Salvatore: Da dieci anni. Prima lo allestivo in casa e tantissime persone venivano a visitarlo. Poi anche per facilitare gli sconosciuti timidi che tentennavano ad entrare, ho deciso di allestirlo fuori, nel garage, sempre aperto al pubblico e in modo totalmente gratuito. Volevo mettere il mio presepe a disposizione di tutti, anche per le famiglie che non possono permetterselo, memore della mia infanzia.

 

Carbonia.net: È successo in modo naturale che i curiosi venissero a vedere il presepe o avete sparso la voce volontariamente invitando le persone?

Salvatore: Inizialmente invitavo gli amici, poi sicuramente c’è stato un passaparola naturale. Mi fa piacere che venga tanta gente. Tra l’altro ho aiutato a realizzare il presepe di Don Amilcare, quello della parrocchia di Rosmarino e quello visibile all’interno del Campanile.

Carbonia.net: Quanto lavoro c’è dietro l’allestimento di un presepe così imponente?

Le statue del presepe sono da collezione ed è bello osservarne i particolari.

Salvatore: Gli strumenti utilizzati sono numerosi: centralina, proiettori, statue, tantissimi cavi. Dietro a tutto c’è un mese di lavoro. Ogni anno modifico la disposizione e cerco di aggiungere qualche elemento nuovo, quindi cresce col passare degli anni. Il lavoro di allestimento inizia già ai primi di novembre e lo apro al pubblico l’8 dicembre. Per smontarlo e conservare ogni elemento ci vogliono circa due settimane. Sono particolarmente attento, forse pignolo, perché dietro a tutto questo c’è tanta passione, un grande valore affettivo ma anche un valore economico importante.

Carbonia.net: Ha trasmesso la passione a suo figlio Marco? Partecipa nell’allestimento?

Salvatore: Marco costruisce il suo presepe in casa, più piccolo ma sempre in movimento. Non ci “accontentiamo” del presepe esterno ma ognuno di noi tra le mura domestiche ha il suo. Ne ha uno mio figlio e ne ha uno anche mia moglie Monica.

Foto del registro usato per raccogliere le firme dei visitatori.
Il registro usato per raccogliere le firme dei visitatori.

Carbonia.net: Avete dei ricordi particolari legati ai visitatori che in questi anni avete ospitato?

Salvatore: Abbiamo predisposto un registro delle firme dove i visitatori lasciano anche dei commenti. Leggo parole di stupore e meraviglia e mi fanno molto piacere. Poi sono molto legato alla storia di una signora che iniziò a farci visita quando aveva ben 97 anni. Ogni stagione natalizia, nonostante fosse così anziana e spesso ci fosse molto freddo, veniva a visitarci insieme a sua figlia. Si sedeva lì davanti al nostro presepe e ascoltava tutti i canti che accompagnano i movimenti delle statue. Purtroppo ora non c’è più ma la ricordo con grande affetto.

Carbonia.net: Quanti visitatori avete ospitato?

Salvatore: L’anno scorso ho contato le firme ed erano circa mille. Ma non tutti firmano. Quest’anno dovremmo essere intorno alle 400 ma sarà aperto fino al 20 gennaio. Lo apriamo al pubblico dalle 16 alle 20.

Carbonia.net: Gli amici vi chiedono di aiutarli a fare il presepe?

Salvatore: Non solo gli amici, pure i sacerdoti. Qualche settimana fa abbiamo aiutato la chiesa di Rosmarino che aveva delle difficoltà con la centralina. Purtroppo non è semplicissimo avere a che fare con strumenti un po’ più sofisticati ma se una persona volesse costruire un piccolo presepe in movimento a casa, una centralina “base” è semplice da usare e con un costo che si aggira intorno ai 170-200 Euro.

Carbonia.net vi consiglia di andare a visitare il bellissimo presepe della famiglia Carrus. Qui sotto potete trovare il nostro breve video che mostra un’anteprima di quello che vedreste in via Marche 69. Vi ricordiamo che avete tempo fino al 20 di gennaio per andare a scoprire l’opera di Salvatore, Monica e Marco, tutti i giorni dalle 16 alle 20.