Summer is Mine, il festival dell’estate: intervista ad Andrea Murgia

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Anche quest’anno, dal 7 al 9 agosto, ci sarà tanta buona musica. Quando lo scorso anno andai all’evento estivo “Summer is Mine”, organizzato dall’Associazione Culturale Lee Van Cleef, non sapevo bene cosa aspettarmi. Gruppi emergenti? Luci improvvisate? Audio rovinato dai soliti “service” del posto? Sarei stato costretto a rimanere controvoglia perché per la poca partecipazione la mia fuga non sarebbe passata inosservata?

Appena entrato al parco di Villa Sulcis, capii subito che questo festival era una proposta di altissima qualità, con un’atmosfera suggestiva, degli spazi ben strutturati e moltissimi gruppi musicali coinvolgenti e preparati dal punto di vista tecnico.

Summer is Mine 2014 - Foto di Alessandro Loddi
Summer is Mine 2014 – Foto di Alessandro Loddi

Un punto di forza di questo festival è, a mio avviso, la presenza di contrasti perfettamente combinati tra loro, che ne permettono una caratterizzazione forte che si stampa nella memoria cristallizzando Summer is Mine come evento da ricordare e da rivivere.

La nostalgia si mischia perfettamente con la contemporaneità, lanciando anche uno sguardo al futuro; il giorno si mischia con la notte – il festival inizia alle 18 e la serata si conclude dopo la mezzanotte; si esibiscono gruppi provenienti da ambiti anche molto diversi, in uno scenario centrale, ma che allo stesso tempo può apparire anche decentrato.

Anche l’edizione 2015 sarà all’insegna della buona musica – tra le proposte Iosonouncane, C+C=MAXIGROSS, CHEN, Grandmother Safari e molti altri – in un contesto che favorisce la conoscenza di nuove persone e che valorizza la compagnia dei vecchi amici, nella condivisione di un’esperienza caratteristica che speriamo continui a essere una certezze estiva nel nostro territorio.

Andrea Murgia, uno degli organizzatori, che ci ha parlato di Summer is Mine e del suo rapporto con quest’evento:

Carbonia.net: Ciao Andrea, grazie mille per quest’intervista a poche settimane dal festival, un evento sempre più atteso e conosciuto. Come definiresti, brevemente, Summer is Mine?

Andrea: Il sogno di cinque ragazzi del Sulcis, cresciuti con la musica, che vorrebbero trasformare il posto in cui sono nati e cresciuti, nel posto in cui mettere definitivamente radici e invecchiare.

Carbonia.net: Vuoi spiegarci brevemente com’è nato?

Andrea: Il Festival nasce ufficialmente nel 2013, ma l’idea ci ronzava in testa almeno dal 2010. Dal 2006, il direttivo dell’Associazione Culturale Lee Van Cleef è la squadra operativa di Ai Confini Tra Sardegna e Jazz. Dopo anni di esperienza maturati in un festival così importante e prestigioso, il passo di fare qualcosa per Carbonia era quello più naturale e giusto. Ecco l’idea del Summer Is Mine Festival.

Carbonia.net: Come vivi l’organizzazione ora che il festival è cresciuto? È cambiato qualcosa rispetto alla prima edizione nella tua percezione dell’evento?

La splendida grafica di questa edizione del festival.
La splendida grafica di questa edizione del festival.

Andrea: La vivo come una bellissima sfida. La macchina organizzativa parte esattamente il giorno dopo la fine della manifestazione: si comincia a stabilire date, si imbastisce il progetto e si butta già una preliminare lista di band e musicisti papabili. Dal primo anno è cambiato tutto a livello organizzativo, ora siamo decisamente più strutturati e sicuramente meno incoscienti. Di certo, l’unica cosa che non è scemata è l’entusiasmo!

Carbonia.net: E invece a livello tecnico e contenutistico, quali sono le differenze principali tra la prima edizione e quella di quest’anno?

Andrea: Sono abissali. La prima edizione è stata prettamente locale, con gruppi di Carbonia o comunque del circondario. Non avevamo nemmeno un palco! La svolta è arrivata con l’edizione del 2014: da una giornata si è passati a due, due palchi e 18 band, alcune provenienti dalla penisola. L’edizione 2015, sarà un bel pressure test per il Summer Is Mine per come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi…

Carbonia.net: C’è un momento che ti è rimasto particolarmente impresso nella storia del Festival?

Iosonouncane
Iosonouncane

Andrea: Te ne potrei elencare ben più di uno. Il concerto di Iosonouncane della prima edizione, il suo primo dopo un lungo silenzio. Quel concerto mi ha fatto pensare che forse ce l’avremmo fatta a creare qualcosa di bello per la nostra città.

Carbonia.net: Parlaci un po’ dell’edizione di quest’anno. Cosa dobbiamo aspettarci?

Andrea: Tanta buona musica ma soprattutto il superamento del binomio manifestazione gratis/bassa qualità. Quest’anno abbiamo tre concerti in esclusiva sarda, i migliori gruppi sardi e alcuni tra i più importanti italiani. Quest’anno abbiamo messo su una line-up validissima. Tre/quattro consigli: i concerti cominceranno alle diciotto in punto per concludersi all’una, quindi non state a casa sul divano, ma venite perché c’è tanta bella musica da sentire. Secondo, da non perdere assolutamente C+C MAXIGROSS, Johnny mox, Iosonouncane e Surgical Beat Bros, io ve lo sto dicendo! Ci sarà un ristorantino con prezzi popolarissimi che proporrà cibo a km zero e tanta, tantissima qualità.

Carbonia.net: Ci sono stati particolari problemi durante l’organizzazione dell’evento? Chi, e in quale modo potrebbe contribuire all’ottimizzazione di questo festival?

Andrea: Per fortuna la fase organizzativa è filata liscia, non ci sono stati particolari “sussulti”. È banale dirlo, ma quello che ci permetterebbe di far il salto di qualità sarebbe uno sponsor privato di un certo livello.

Carbonia.net: Cosa rischia di perdersi chi non verrà a Villa Sulcis tra il 7 e il 9 agosto?

Andrea: Rischia di perdersi una bella iniziativa, fatta da ragazzi di Carbonia e Iglesias, per la Città di Carbonia e per il territorio tutto. Ci sarà tanta musica, ottimo cibo e la possibilità di incontrare e conoscere tanta gente.

Carbonia.net: Grazie mille per l’intervista, ci vediamo tra pochi giorni al Summer is Mine!

Andrea: Ciao ragazzi, vi aspettiamo al Summer Is Mine! Buon lavoro!