Nasce il registro dei tumori della Sardegna

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Una mappa del territorio che metta in evidenza l’incidenza e la prevalenza dei tumori nelle varie zone. Una fotografia della situazione sul fronte delle patologie oncologiche che permetta di sapere numeri, caratteristiche e condizioni dei pazienti affetti da neoplasie nell’Isola. Nasce il Registro tumori regionale, un sistema di registri federato, per ora monco della situazione del Sud Sardegna, che farà capo a un Coordinamento regionale. Superato lo scoglio della approvazione del regolamento regionale da parte del Garante della Privacy, la palla passerà al Consiglio regionale che dovrà mettere il sigillo al documento e dare il via alla procedura. Da allora per realizzare una mappatura completa e uniforme ci vorranno circa cinque anni. Una procedura laboriosa che dovrà servire a inserire tutti i tasselli per la parte meridionale della regione, tasselli che si aggiungeranno a quelli già esistenti per Nord e centro dell’Isola, rilevati grazie ai due Registri Tumori di popolazione su base locale già esistenti. L’ha annunciato oggi l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru nel corso di una conferenza stampa in via Roma  insieme al direttore del registro tumori di Nuoro, Mario Usala, e a di quello di Sassari, Mario Budroni.

“Il Registro tumori – spiega l’assessore della Sanità, Luigi Arru – è universalmente riconosciuto quale strumento per la programmazione degli interventi di sanità pubblica nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura delle patologie neoplastiche e per la conseguente organizzazione, controllo e valutazione dei servizi che tali interventi devono realizzare. Noi  proponiamo l’adozione di un modello di tipo federato, costituito da tre Registri Tumori Locali corrispondenti alle altrettante macroaree della Sardegna Settentrionale (con competenza per i territori delle ex province di Sassari e Olbia Tempio), della Sardegna centrale (con competenza per i territori delle ex province di Nuoro, Ogliastra e Oristano) e della Sardegna meridionale (con competenza per i territori delle ex province di Cagliari, Sanluri e Carbonia); per ciascuna macroarea si individuano come ASL capofila rispettivamente quelle attuali di Sassari, Nuoro e Cagliari, in modo da valorizzare e dare continuità all’esperienza dei Registri Tumori locali già operanti e integrare la raccolta ed elaborazione dei dati con gli ambiti territoriali mancanti”. Un importante passo avanti che aprirà la strada all’istituzione di registri per altre patologie, prima fra tutte la sclerosi multipla, come assicura Arru.