Il Sulcis raccontato da Radio24, la radio del Sole 24 Ore

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Lo scorso novembre, Valeria De Rosa, giornalista di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore, ha rivolto la sua attenzione al nostro territorio con la realizzazione di due servizi sul tessuto sociale della città di Carbonia e sulla vertenza Alcoa. Dai servizi andati in onda, di cui riportiamo i collegamenti in questo articolo e di cui consigliamo l’ascolto, emerge un Sulcis ferito, a tratti condannato, che fa i conti con la minore competitività mondiale delle sue industrie dovuta principalmente ai più alti costi dell’energia e ad uno squilibrio mondiale tra domanda e offerta di alluminio, dove la produzione supera di circa due milioni di tonnellate la quantità effettivamente richiesta dal mercato. 39 mila sono i disoccupati su 130 mila abitanti, 74% la preoccupante quota di disoccupazione giovanile.

Il Sulcis era la provincia più ricca della Sardegna, con la maggiore concentrazione di industrie, dove le miniere di carbone hanno attirato italiani da ogni regione. Poi la chiusura dell’Alcoa nel 2012 a causa di una multa di 300 milioni di euro con cui l’unione europea sanziona gli aiuti di Stato – l’italia ha concesso per parecchi anni un prezzo dell’energia agevolato. La crisi che ne consegue riduce i consumi e, con un effetto domino, contagia gli altri settori produttivi diversi da quello industriale. Decine i negozi che hanno chiuso nella via commerciale di Carbonia, via Gramsci. Fino a due anni fa il Sulcis era la provincia più povera d’Italia, superata lo scorso anno dal Medio Campidano.

I servizi raccolgono anche le testimonianze di cittadini, sindacalisti, rappresentanti istituzionali e operatori dell’associazionismo, da cui emerge un Sulcis laborioso, alla continua ricerca di soluzioni, conscio delle problematiche ma desideroso di riscatto. Parlano il sindacalista Bruno Usai, l’ex Sindaco Giuseppe Casti, il direttore dell’associazione Cinque Parole Pietro Saliu, il dirigente della federazione europea dei consumatori di alluminio Mario Conserva, l’Europarlamentare Flavio Zanonato, ma soprattutto alcuni operai in mobilità che raccontano le difficoltà nel convertire altrove le proprie professionalità e le preoccupazioni nel garantire gli studi universitari ai propri figli. Emblematiche le parole di uno di loro che alla domanda della giornalista su quanta fosse la voglia di tornare in fabbrica, risponde così: “In una scala da uno a cento, tre mila.” 

Di seguito, i collegamenti dei due servizi andati in onda su Radio 24, ad opera di Valeria De Rosa. 

Nel Sulcis, da ricca provincia a simbolo della crisi

Alcoa, una storia italiana di declino europeo